Redazione Tiscali (del 21/06/2017)
L’Unione europea sembra aver deciso di dichiarare guerra al bisfenolo A (Bpa), sostanza chimica presente in gran parte dei materiali plastici utilizzati per la fabbricazione di contenitori e confezioni per alimenti e bevande – comprese bottiglie, lattine e barattoli di latta -, come anche nella produzione di giocatoli, destinati pertanto ai bambini. Il bisfenolo A, finito sotto la lente delle autorità per via dei suoi effetti potenzialmente nocivi sull’apparato endocrino e il sistema ormonale, era già finito nell’elenco delle sostanze “candidate alla sostituzione”, ma ora la sua pericolosità è stata elevata, tanto da esser inserita nel registro delle “sostanze estremamente preoccupanti”.
Urgente ridurre l’esposizione delle persone alla sostanza
“La decisione dell’Echa – è il commento di un portavoce della Commissione europea che ha votato all’unanimità per la progressiva messa al bando del composto – conferma che il bisfenolo A è sostanza estremamente preoccupante a causa delle sue proprietà di interferente endocrino. La Commissione ha già intrapreso azioni sostanziali per limitarne l’uso in un certo numero di prodotti di consumo, inclusi i materiali per contatto con gli alimenti e i giocattoli”. La classificazione del Bpa come interferente endocrino è solo il primo passo per la valutazione della pericolosità di una sostanza nell’ambito del regolamento Reach ma, commenta Natacha Cingotti, della Ong Heal (Health and Environment Alliance), è “di cruciale importanza per introdurre in futuro misure per ridurre l’esposizione delle persone alla sostanza”.
Un recente studio ha messo in correlazione bisegolo A e cancro. Secondo gli esperti americani l’esposizione al bisfenolo A potrebbe causare la comparsa di tumori a livello del fegato. Sono necessarie ulteriori conferme dei dati raccolti, ma i risultati dello studio in questione, pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives, hanno comunque destato la preoccupazione degli esperti.